Bum And Bust, studio di fisioterapia Cupelli Alessandra Fisioterapista a Viterbo

Ciclo del Boom and Bust, Pacing e dolore cronico

Cosa è il dolore cronico?
Il dolore cronico (o persistente) è definito come un dolore che dura per più di 12 settimane. A differenza del dolore acuto, sensazione che si presenta subito dopo un infortunio, il dolore cronico persiste spesso per mesi o anche di più. A volte puo’ insorgere dopo un infortunio iniziale, come uno stiramento o strappo o puo’ essere la conseguenza di una malattia. Spesso le cause non sono chiare. Altri problemi come fatica, disturbi del sonno, riduzione dell’appetito e cambiamenti dell’umore possono accompagnare questo dolore.

Il dolore cronico può limitare i movimenti e provocare una riduzione della forza e della flessibilità muscolare. Tutto ciò, con il passare del tempo, genera frustrazione e perdita dell’autonomia e confidenza nello svolgere le regolari attività e movimenti. Il dolore persistente si può presentare in varie parti del corpo, per varie ragioni e il livello di dolore è difficile da misurare con una scala, in quanto è molto soggettivo.

Il self management, cioè imparare a gestire questo tipo di sintomi è la base per poter vivere meglio e in autonomia. Per fare questo è necessario conoscere ed evitare degli errori molto comuni. Parlando di dolore cronico non si può non menzionare il cosiddetto ciclo del Boom and Bust: una condizione molto comune a individui che presentano sintomi che durano più di 12 settimane.

Spesso le persone che lamentano dolore cronico, nei giorni in cui si sentono meglio, pensano di dover essere in grado di praticare determinate attività, per compensare, magari, a ciò che non sono riusciti a fare prima a causa dei sintomi (esempio: pulire casa, fare del giardinaggio, semplici lavori di manutenzione o lavorare al computer). Praticare un’attività intensa, che non si è eseguita per molto tempo, può risvegliare i dolori e causare un aumento significativo dei comuni sintomi. L’individuo va  incontro a delle flare ups o ricadute e in questo modo è costretto a non poter svolgere più l’occupazione o addirittura a dover stare fermo e/o sdraiato nel letto per giorni o settimane. L’interruzione totale dell‘attività o lavoro può innescare meccanismi di frustrazione e riduzione della tolleranza all’attività stessa. Questo meccanismo è chiamato ciclo del Boom and bust  ed è riscontrato in gran parte della popolazione che presenta dolore cronico.

Pacing

Come tutti sappiamo, un’attività passiva, come lo stare seduti per tempi troppo lunghi può provocare un peggioramento dei dolori lombari e cervicali. Per evitare che questo avvenga (soprattutto per chi è davanti al PC), basterebbe alzarsi regolarmente, fare quattro passi o stare un po’ in piedi. Ciò migliorerebbe la tolleranza alla posizione seduta. Questo meccanismo è chiamato “Pacing”.

Se si utilizzasse un timer, una sveglia, per ricordarsi di alzarsi dalla sedia e interrompere per qualche minuto il proprio lavoro, prima che i dolori aumentino, i risultati salutari sarebbero di gran lunga migliori. Il “Pacing” è uno strumento molto importante per gestire i dolori persistenti o cronici.

Pacing significa frazionare l’attività in piccoli “pezzettini” e fare qualcosa di differente o riposare prima di ritornare ad essa. Ad esempio molti guidatori hanno trovato questo escamotage, fermarsi di tanto in tanto ad una piazzola di sosta ed effettuare stretching o fare una piccola passeggiata prima dell’insorgere dei  loro sintomi. Questa è la chiave principale, semplice ed efficace per proseguire tranquillamente la propria attività. Basta capire quand’è il momento giusto di fare una pausa e riprendere.

Il “Pacing” riguarda anche lavori come la pulizia della casa. Dedicarsi continuamente per ore ed ore a questa mansione non è una cosa consigliata, meglio fermarsi di tanto in tanto o addirittura svolgerla in un arco di più giorni. Un altro esempio potrebbe essere quello di non fare una grande spesa in un solo giorno ma suddividerla in più giorni, evitando di portare troppi pesi. Tutto questo è un altro esempio di “Pacing”.

Misurare l’intensità di un’attività, darsi degli obiettivi e dei limiti, rispettarli e incrementarli con il tempo e soprattutto avere costanza e un atteggiamento positivo, sono le basi per affrontare i dolori persistenti ed evitare di ricadere sempre negli stessi errori, uscendo da questo Boom and Bust cycle.